ALLO SPAZIO ARCI BIANCOVOLTA DI VITERBO IN VIA DELLE PIAGGE 23 ALLE ORE 21,00 SEGUITO DA INTERVENTI DEL TRIO MALÌA (LAURA ANTONINI, ANTONIO TONIETTI, RONÉ) CON MUSICHE DI ENZO DEL RE - SEGUE RECITAL SU ENZO DI ANGELO TANZI, UN ATTORE DI ORIGINI MOLESI COME ENZO DEL RE - ORGANIZZATO DA ARCI VITERBO E ANPI VITERBO - INGRESSO LIBERO CON CONTRIBUTO VOLONTARIO PER IL DOCUMENTARIO
ENZO DEL RE: O DEL LAVORARE CON LENTEZZA
E' stato il più irriverente cantastorie della scena antagonista degli anni 70, caduto nel dimenticatoio negli anni successivi e riscoperto solo in tempi recenti, complice anche il film di Guido Chiesa del 2004 che dalla sua canzone più nota, Lavorare con lentezza, prende il titolo.
Muove i primi passi, musicalmente parlando, nella Firenze degli Angeli del Fango dove conosce Antonio Infantino , cui lo legherà una collaborazione che porterà entrambi a lavorare con la compagnia Nuova Scena di Dario Fo. Successivamente Del Re entra a far parte del circuito costruito da Pino Masi e Sergio Martin dei Circoli Ottobre.
Sono di questo periodo le sue performance più radicali, esacerbate dalla scelta di accompagnarsi solo percutendo strumenti comuni ma dalla forte valenza simbolica (sedie, valigie).
La sua coerenza lo porta a chiedere come cachet l'equivalente del salario giornaliero di un metalmeccanico e di conseguenza a suonare anche per otto ore di seguito ("fino a che anche l'ultimo spettatore non se ne andava" come riferisce orgoglioso).
Successivamente si ritira nella nativa Mola, dove continua ad incidere cassette che lui stesso vende producendo anche opere monumentali come La leggenda della nascita di Mola (un cofanetto di quattro cassette per la durata complessiva di circa cinque ore).
Nel 2006 i Tetes de Bois lo vogliono al loro fianco per cantare "Lavorare con lentezza" in una tappa del loro tour "Avanti Pop".
Il 2010 è un anno d'oro per Del Re: il Il primo maggio 2010 suona a Roma, per il tradizionale concerto in Piazza San Giovanni, insieme a Vinicio Capossela; il 13 novembre 2010 viene invitato al Teatro Ariston di Sanremo al Premio Tenco.
Sempre del 2010 è
il documentario di Angelo Amoroso d'Aragona "Io e la mia sedia", che contiene anche il videoclip del brano Povera gente.
Muore il 6 giugno 2011, portato via da un'insufficenza renale che curava da solo con una dieta a base di polpo o "octopus", come diceva lui.
Il giorno seguente un ragazzo dell'Arci porterà al funerale una sedia, servita ad Enzo per l'ultimo concerto, tenendola alta sul capo a mo' di bandiera. Una grandinata si abbatterà sugli amici che seguono il feretro e su quella sedia: ci piace pensare che sia stato Enzo che si è fatto un'ultima suonata.
Antonio Tonietti