Ne è un esempio la foto emersa dalle tasche di un amico di Enzo Del Re. Ci mostra il “cantaprotestautore” (un altro dei tanti lessici coniati da Del Re) appena tornato dalla Firenze dei primi movimenti situazionisti in Italia, come descritti nello stesso documentario da Antonio Infantino. Un Enzo Del Re del tutto inedito e difficile da immaginare, un documento che analizzato con cura ci da delle informazioni preziose, per esempio che la foto è stata scattata il 10 dicembre del 1967 da cui le considerazioni sull’incontro con Infantino a Firenze. Un lavoro che oltre ad avere uno sviluppo storico e documentale potrà dare un esito immediato alla stessa Fondazione e finanziarla. Si cerca quindi un Editore che sappia capirne il valore e rispettarne le condizioni. Ma soprattutto si promuoverà la nuova edizione di “Io e la mia sedia” nello stile di Del Re, ossia nella indipendenza e autoproduzione. “Per questo – continua il regista - si è scelto la strada del crowdfunding ossia del finanziamento di massa, dove ognuno potrà farsi produttore del documentario lasciando una somma anche piccola che magari gli darà diritto non solo a ricevere il DVD, una volta realizzato, ma anche ad essere citato nei titoli di coda come produttore dello stesso”. Auguri quindi all’impresa nel pieno stile di Del Re che vendeva le sue cassette al mercato, con la bancarella e si produceva da solo gli LP per venderli a mille lire.
pubblicata da Recidivi Puglia-Basilicata
il giorno giovedì 9 giugno 2011 alle ore 18.25
Annalisa Colucci l'associazione FRAMMENTI è a disposizione per il recupero del materiale fotografico, ma anche filmico e in generale come supporto all'iniziativa!
10 giugno alle ore 11.20
Recidivi Puglia-Basilicata benissimo; siete OGGETTI SMARRITI? Vi abbiamo taggato per questo...Servono archivisti, tecnologie per il restauro del magnetico (audio e video), scanner professionali per foto e documenti e tanto altro.
10 giugno alle ore 11.43
Annalisa Colucci http://www.youtube.com/watch?v=GoLbNsVi0-w&feature=related una giornalista interviene e parla di Enzo come di un patrimonio culturale e artistico da difendere e diffondere. Enzo è uno degli "oggetti smarriti" che abbiamo ritrovato e vogliamo riscoprire e valorizzare.
10 giugno alle ore 13.59
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