giovedì 9 dicembre 2010

MI SCRIVE VITTORIO FRANCESCHI

Vittorio Franceschi è tra i testimoni della carriera artistica di Enzo Del Re nel mio documentario IO E LA MIA SEDIA. Lo ha diretto in 5 spettacoli tra il 1969 e il 1973 con la compagnia "Nuova Scena" oggi Teatro Stabile di Bologna. Ieri ha visto finalmente il documentario e mi ha inviato questa sua nota che condivido con grande piacere.

13 novembre 2010 Sanremo Teatro Ariston Premio Tenco
Caro Angelo,
finalmente in un giorno di riposo sono riuscito a passare alla Scuole di Teatro a ritirare il DVD e a vederlo. Mi è piaciuto molto, così asciutto. Non un "come eravamo" ma un "come è". Il ritratto che ne esce di Enzo è vero e sincero ed è giusto che la sua città e la sua regione abbiano fatto questo gesto che gli rende almeno un po' giustizia. Sarebbe bello che lo aiutassero anche economicamente, vista la situazione in cui si trova. Perché al di là della politica e degli schieramenti, Enzo è un cantore della sua terra e mi sembra che il suo messaggio poetico, così legato a quelle radici e a quel dialetto, viaggi su linee ben più alte e nobili e che proprio di questo ci sia un gran bisogno, oggi. Senza Enzo chi mai conoscerebbe Mola di Bari e i suoni bellissimi del dialetto pugliese, ormai affidato alle macchiette della TV?
Speriamo che qualcuno ci pensi e si muova.
A te buon lavoro e arrivederci, chissà.
Vittorio Franceschi.


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